Politica

Le minacce di Negroponte “convincono” il Sudan

L’Organizzazione Amnesty International ha sollecitato Egitto, Giordania, Siria e Libano, che accolgono i rifugiati iracheni, a presentare le loro richieste e le loro necessità...

di Paolo Manzo

L?Organizzazione Amnesty International…
…ha sollecitato Egitto, Giordania, Siria e Libano, che accolgono i rifugiati iracheni, a presentare le loro richieste e le loro necessità alla conferenza delle Nazioni Unite che si è aperta martedì 17 aprile a Ginevra. Sinora, infatti, da questi Paesi sono giunte solo lamentele ma nessuna proposta.

Secondo il quotidiano saudita Asharq al-Awsat?
?le organizzazioni umanitarie islamiche hanno invitato i musulmani di Francia, il cui numero oscilla tra i 4 e i 5 milioni, a prendere massicciamente parte alle elezioni presidenziali, che si tengono domenica 22 aprile, ma hanno evitato di esprimere una preferenza per qualsiasi candidato. Equidistanti.

È stato diffuso un rapporto della Banca mondiale?
?secondo il quale 59 milioni di persone in Medio Oriente vivono con meno di due dollari al giorno. Nello stesso rapporto si rileva che la regione ha il primato internazionale per la discriminazione contro le donne sul lavoro.

Il ministro degli Esteri del Sudan?
?Lam Akol ha annunciato che il suo governo ha accettato definitivamente la seconda fase del piano di sostegno delle Nazioni Unite alle truppe dell?Unione Africana schierate nel Darfur: il piano include il dispiegamento di elicotteri d?attacco, di autoblindo e di altri tremila soldati africani. Il ministro ha dichiarato pieno consenso per un?operazione congiunta. Lo scorso 16 aprile il vice segretario di Stato Usa, John Negroponte aveva messo il Sudan di fronte ad una difficile scelta: ?aprire? alle Nazioni Unite nel Darfur oppure andare incontro a un crescente isolamento internazionale. Minacce che, evidentemente, hanno sortito gli effetti desiderati.

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